Siamo fatti di acqua e tempo.
Evaporiamo con lentezza: 365 giorni all’ anno.
Ma con l’errore di un giorno. L’anno bisestile (che ci aspetta) aggiusta l’errore.
Rimuove l’imperfezione di quel giorno.
Risarcisce lo sbaglio di quelle 5 ore, 48 minuti, 46 secondi che il calcolo degli uomini cancella per quattro anni di seguito.
L’anno bisestile rimette le lancette dell’anno al loro posto tra il sole, la luna, il capriccio di molti dei e la matematica degli uomini.
Inventa il trecentosessantaseiesimo giorno.
Inventa il trecentosessantaseiesimo giorno.
Lo infila in coda al mese più corto.
Lo nomina 29 febbraio, il giorno che qualche volta c’è.
Lo nomina 29 febbraio, il giorno che qualche volta c’è.
Pino Corrias